I volontari del movimento "Per l'acqua potabile", impegnati in prima persona quali organizzatori della consultazione, ammoniscono che la nuova normativa consente interventi edilizi e infrastrutturali che rischiano di provocare danni irreparabili all'ambiente. La legge inoltre favorisce gli interventi edilizi sul demanio marittimo costiero. A favore del referendum si è schierata anche l'opposizione. Il partito Socialdemocratico che aderisce alla campagna referendaria con lo slogan "Non c'è libertà senza acqua", rileva che ciò che sta avvenendo in Slovenia nell'ultimo anno e ben lontano dalla libertà. L'acqua potabile è un bene preziosissimo che non si può barattare e va salvaguardato ad ogni costo - ha sottolineato il deputato Marko Koprivc. Il Partito della Gioventù - Verdi d'Europa nell'invitare i cittadini a partecipare al referendum e a votare contro, ha sottolineato: "Siamo ben consapevoli dell'importanza di proteggere le risorse idriche e dei pericoli derivanti dall'abuso di beni del demanio marittimo per la realizzazione di opere inamovibili, dunque, della cementificazione nella zona costiera". Più veemente l'intervento della Sinistra, a detta del suo leader, Luka Mesec: "L'acqua va difesa da questo governo. L'esecutivo vuole consentire la privatizzazione dei terreni costieri con la modifica della legge, una realtà purtroppo già presente in alcuni altri Paesi". Si vota domenica 11 luglio.
Corrado Cimador