Dopo il fallito tentativo da parte della coalizione di centro sinistra di nominare mandatario Karl Erjavec per la formazione di un nuovo esecutivo, la decisione presa dal leader del Desus di rinunciare alla Presidenza e alla tessera del partito, non desta sorpresa. L'annuncio è arrivato durante la sessione del consiglio della formazione politica. Erjavec non è più un membro del DeSUS "perché non è più il partito che ho guidato per 15 anni" ha spiegato ai giornalisti. "In questo periodo sono cambiate così tante cose e ho capito che il DeSUS non è più un partito basato sui valori; è un partito composto da singole persone che si preoccupano dei propri interessi" ha dichiarato amareggiato. Turbulenze si sono verificate anche all’interno dell’SMC, il consiglio di partito ha comunque deciso di proseguire la collaborazione con l’attuale coalizione di governo. Il Presidente dell’Smc Počivalšek ha precisato che “sono state trovate delle soluzioni e abbiamo dimostrato che siamo in grado di allineare le posizioni sulle questioni cruciali”. In settimana ha fatto inoltre discutere la lettera dell’europarlamentare PPE Ljudmila Novak, nella quale ha respinto le voci che la vorrebbero futura candidata alle prossime presidenziali. "Gli ultimi sondaggi mi vedono in alto, ma voglio ribadire che in questo momento mi trovo molto bene a Bruxelles". Accennando poi allo scontro NSi-SDS, Novak afferma che gli attacchi nei suoi confronti "vengono attuati dalla destra che ha in questo momento il maggior numero di Ministri ex comunisti". Le preoccupazioni a livello europeo sullo stato delle libertà in Slovenia sono legittime secondo Ljudmila Novak: "I tweet del Premier sono accessibili a tutti e attirano l'attenzione in quanto spesso sono offensivi” ha spiegato, concludendo che non intende fondare un nuovo partito.
Dionizij Botter