Alleggerire quanto prime le misure al confine è l'appello comune rivolto dal Consiglio sindacale Interregionale Friuli Venezia Giulia Slovenia alle autorità dei due paesi. Stamane al valico della Transalpina, il piazzale che unisce Gorizia e Nova Gorica, si è svolto il tradizionale incontro transfrontaliero tra sindacati italiani e sloveni in prossimità del Primo Maggio. Chiesta una soluzione positiva delle problematiche che la pandemia sta causando nella gestione del lavoro transfrontaliero, tuttora soggetto a restrizioni nella libera circolazione e a disparità nell'accesso alle misure di sostegno al lavoro e al reddito. Presenti anche i sindaci delle due città contermini, Klemen Miklavič e Rodolfo Ziberna.
Peter Majcen presidente della Confederazione dei sindacati 90, vicepresidente del consiglio interregionale per la parte slovena: "Per gli effetti della pandemia non possiamo organizzare una cosa in presenza, più adatta alla festività del Primo Maggio, la festa dei lavoratori, la festa sindacale più importante dell'anno. D'altro canto non potevamo non dare rilievo a questa ricorrenza pertanto abbiamo deciso di riunirci alla Transalpina tra Gorizia e Nova Gorica, Piazza Europa in Slovenia per rinnovare come ogni anno anche il nostro impegno per proseguire con il nostro lavoro appena le condizioni lo permetteranno e si potrà passare il confine. Chiediamo a gran voce che vengano alleggerite le misure il prima possibile perché la gente potrà tornare liberamente a circolare, potrà rinnovare le amicizie. Rinnovare gli stessi valori, principi e intenzioni che abbiamo avuto già nel 2004 quando sulla stessa piazza festeggiavamo, con una grande manifestazione dei sindacati italiani e sloveni, l'adesione della Slovenia all'Unione Europea. Adesso ci sono nuovi problemi come detto dovuti alla pandemia che non deve essere una scusa per fare passi indietro per quanto concerne il lavoro e la tutela dei lavoratori. Dobbiamo lavorare tutti assieme per coltivare l'amicizia tra i popoli e la collaborazione. Noi come sindacati vogliamo continuare a collaborare, darci una mano, aiutare ancora i lavoratori assieme e fare gli appelli anche alle autorità di ambidue parti del confine." (ld)