Foto: EPA
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Alle 10 in punto Anže Logar ha presentato negli uffici della Commissione elettorale nazionale le 5.000 firme necessarie per partecipare come indipendente alle elezioni presidenziali in programma il 23 ottobre. L'ex ministro degli Esteri del governo Janša, da molti considerato il delfino del leader del Partito democratico sloveno, ha deciso infatti di correre senza l’imprimatur politico per provare a raccogliere tutto il voto conservatore, ma non chiude tutti i canali e mantiene la carica di parlamentare per lo stesso partito che è ora all’opposizione. E che comunque ha deciso di offrirgli il sostegno necessario per una corsa che si fa sempre più affollata. Sempre oggi sarà la volta di Nataša Pirc Musar a presentare la candidatura, che potrebbe diventare la prima donna presidente.

Ieri è stato il sindaco di Kočevje, Vladimir Prebilič, a presentare le firme per la candidatura. Sostenuto dal partito extraparlmentare ecologista Vesna, Prebilič è convinto di poter arrivare al secondo turno anche per gli argomenti trasversali che la sua agenda politica sostiene. Professore all'Università di Lubiana, Prebilič potrebbe raccogliere diversi voti importanti per il possibile ballottaggio, e le sue posizioni sono da prendere in considerazione anche per la sua esperienza come consigliere di Borut Pahor, quando questi era presidente del Consiglio, e dell'ex capo di Stato, Danilo Türk.

In attesa di capire se l'eurodeputato dei Socialdemocratici, Milan Brglez, sarà il candidato unico dei partiti di maggioranza, l’ex presidente della Camera ha deciso di dimettersi dalle cariche partitiche per poter assicurare l’indipendenza della sua candidatura e rappresentare tutti i cittadini.


Valerio Fabbri