Interpellato, Andrej Šiško ha negato che si tratti di una formazione paramilitare, precisando che si tratta di un "Gruppo di difesa volontario" formato da "liberi cittadini della Stiria slovena", dal nome "Štajerska varda"-"Guardia Stiriana". La polizia ha avviato le indagini, si ipotizzano diversi reati: istigazione all'odio razziale, fabbricazione e traffico illecito di armi da fuoco, disturbo dell'ordine pubblico, attacco alla sovranità e al sistema costituzionale democratico della Repubblica di Slovenia. Del caso e' stata informata anche la Procura della Repubblica.
Il Presidente della Repubblica Borut Pahor ha espresso grande preoccupazione per l'esistenza del gruppo armato. Secondo Pahor, la sola idea di una simile formazione è del tutto inaccettabile. Il Capo di Stato ritiene intollerabile che gruppi armati, si deroghino il diritto di mantenere l'ordine e sorveglino le frontiere del paese. Pahor si aspetta che le autorità competenti agiscano in conformità con le leggi, in un paese libero dove chiunque può esprimere le proprie posizioni, senza precludere la libertà di pensiero del prossimo. La Slovenia ha le istituzioni competenti e gli organismi incaricati peer garantire la pace, la sicurezza, la sovranità e il controllo delle frontiere, si tratta di organismi che svolgono bene il loro lavoro, conclude Pahor.