Dialogo come forma di accettazione della diversità, di rispetto e di ascolto per costruire la pace, perché nessuno senza l'altro riuscirà non solo a vivere, ma anche a sopravvivere. E' questo il messaggio che emerge dal Forum per il dialogo e la pace nei Balcani, organizzato dalla Conferenza episcopale slovena che con questa iniziativa ha voluto creare un'occasione di dialogo interreligioso.
Pirc Musar nel suo intervento ha sottolineato il ruolo della regione come simbolo di pace e convivenza pacifica, non solo come luogo da dove è scaturita la Prima guerra mondiale o le carneficine degli anni '90. Secondo lei, infatti, queste pagine tragiche della storia dei Balcani non devono oscurare la ricchezza e le peculiarità di un territorio molto variegato e, proprio per la sua stessa natura, abituato alla convivenza di popoli, culture e religioni diverse. Prima di chiudere la presidente ha dichiarato che il percorso dei Balcani occidentali verso l'Unione europea deve essere accompagnato da un sentimento di accettazione reciproca e benevolenza. Sulla stessa lunghezza d'onda le parole del cardinale Parolin, che ha tratteggiato l'importante ruolo delle religioni nella costruzione della pace. Il segretario di Stato vaticano ha poi citato il capolavoro di Ivo Andrić, "Il ponte sulla Drina", per ribadire l'importanza della costruzione di ponti di dialogo e di scambio invece di erigere di muri. Perché solo investendo nella cultura dell'incontro si riesce a superare la cultura dello scontro, ha detto Parolin. Costante e ripetuto il richiamo all'enciclica "Fratelli tutti" di Papa Francesco, a dimostrazione che, come sottolineato in uno degli interventi, la forza degli argomenti alla lunga prevale sempre sull'argomento della forza. Un altro denominatore comune è stato il richiamo a investire nella cultura del dialogo soprattutto fra i più giovani.
Il Forum prevede ora il Festival Giovani per la pace, cui seguirà in serata un concerto d'organo nella Cattedrale dell'Assunta. Il cardinale Parolin, che secondo i programmi avrà incontri bilaterali con la presidente della Repubblica e con il primo ministro, Robert Golob, domani mattina celebrerà la messa nella Cattedrale in onore di San Nazario.
Valerio Fabbri
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