Foto: MMC RTV SLO
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Un aumento dei casi che preoccupa, anche perché si teme che la variante scozzese, a quanto pare più contagiosa possa essere arrivata anche in Slovenia (cosa che si sta valutando in queste ore), visto che nella vicina Croazia sembra avere ormai una forte presenza, pari al 30 per cento dei casi.

Il portavoce dello stato Jelko Kacin ha presentato i dati di ieri sottolineando l’accelerazione dell’epidemia registrata martedì. Tra le varie città con crescita di casi anche Capodistria dove sono stati individuati 71 nuovi positivi. Migliora per ora la situazione nelle strutture sanitarie con una diminuzione dei ricoveri e dei pazienti in terapia intensiva. 106 i dimessi dagli ospedali, a fronte di 114 ricoveri per Covid-19. Ieri quindi i pazienti erano in totale di 1.177, 16 in meno rispetto a lunedì, dei quali 182 in terapia intensiva. 24 i morti negli ospedali martedì e sette quelli delle case di cura, per un totale di 31 decessi causati dall'epidemia in corso.

Secondo la vicecapo del centro per le malattie infettive presso l’istituto di Sanità Nuška Čakš Jager la crescita registrata è dovuta fondamentalmente dalle riunioni con amici e parenti durante le feste natalizie, che hanno facilitato la diffusione del virus. Quindi il consiglio dell'esperta resta quello di continuare ad utilizzare le mascherine, di seguire le norme igieniche consigliate ed evitare incontri ed assembramenti fuori e dentro le mura di casa per cercare di contenere il virus.

Prosegue, ha detto la dottoressa Marta Grgič Vitek, coordinatrice del programma nazionale di vaccinazione dell’Istituto della sanità la somministrazione delle dosi di vaccino giunte in Slovenia che ad ora sono pari a 33150 disponibili nel paese dalla fine di dicembre. La prossima settimana, quando arriveranno altre 16 mila dosi, si continuerà con il personale medico restante e con i residenti più anziani, per poi proseguire nelle settimane a venire con i malati cronici e il resto della popolazione.

Il problema, ha concluso Kacin, sono gli incontri tra amici e parenti e non tanto i negozi ed i locali, dove in genere vengono rispettate le regole. "Esiste uno scarto", ha dichiarato il portavoce del governo, "tra la Slovenia urbana e quella delle campagne", dove si sta meno attenti alle regole della prevenzione diffondendo così il virus. “Ridurre le occasione di socializzazione”, ha concluso, “è l’unica via per far diminuire numeri del contagio".

Barbara Costamagna