La Slovenia punta sui test antigenici. Serviranno ad aumentare la capacità dei presidi sanitari di svolgere attività di tracciamento dei contatti, i test antigenici, infatti, danno una risposta in circa 15 minuti. La capo gruppo di esperti per il covid-19, Bojana Beovič, nel corso della trasmissione Dobro jutro di TV Slovenia, ha detto che a seguito del cambiamento nel metodo di test, con l'introduzione di quelli antigenici non possiamo attendere dei sostanziali cambiamenti nei dati giornalieri. Come indicatore chiave della condizione, ha evidenziato il numero di pazienti positivi al coronavirus che necessitano di cure ospedaliere. Secondo Beović, lo scopo del nuovo metodo di analisi e' quello di poter testare coloro che hanno davvero bisogno di una risposta celere. Non sostituiscono il tampone molecolare ma sono tamponi per la ricerca dell'antigene e permettono di riconoscere in tempi ridottissimi la presenza dell'antigene nel paziente. "Come in molte parti del mondo, stiamo valutando l'introduzione del cosiddetto test rapido, ovvero antigene, leggermente meno affidabile, ma più immediato non avendo bisogno di accertamenti in laboratorio. Uno strumento di verifica ampiamente disponibile per poter controllare gli sviluppi dell'epidemia" - ha detto l'infettivologa. "Se ognuno di noi avesse la possibilità di verificare ogni due giorni se è stato infettato o meno, saprebbe di conseguenza come agire e comportarsi. Le persone potrebbero porsi rapidamente in autoisolamento prima di avvertire i sintomi del virus, sapendo di essere risultate positive. Uno strumento che sta prendendo piede nei paesi di tutta Europa, e che puntiamo ad introdurre anche in Slovenia" - ha concluso Beovič.
In Slovenia nelle ultime 24 ore sono stati evidenziati 1.176 nuovi postivi al coronavirus a fronte di 4.587 tamponi processati. La quota di test positivi risulta di poco superiore al 25%. Si lamentano 24 decessi che porta il numero totale dall'inizio dell'epidemia a 407. Salgono a 146 i pazienti in terapia intensiva e a 925 i ricoverati in altri reparti.
Corrado Cimador