Esportazioni ed importazioni in forte aumento nel primo semestre 2019 per la Slovenia, del 9,2 e dell'11,2 percento, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il saldo positivo nell'interscambio e' stato di quasi 48 milioni di euro su base semestrale. A giugno e' stata registrata una flessione con i paesi dell'Unione Europea, l'interscambio e' invece notevolmente salito con quelli che non fanno parte dell'UE; un attivo pari a quasi 125 milioni di euro, il piu' alto quest'anno. Rispetto a giugno di un anno fa l'interscambio con i paesi comunitari ha fatto segnare il passo soprattutto nell'industria automobilistica. Per quanto riguarda invece i mercati al di fuori dell'UE, l'incremento maggiore ha riguardato il comparto farmaceutico.
Se nei primi sei mesi il volume e' cresciuto, con un export complessivo pari a 16,83 miliardi di euro a fronte di un import per 16,78 miliardi per il secondo semestre gli esperti prevedono un rallentamento, conseguenza in primo luogo dei problemi che sta incontrando l'economia della Germania, da sempre considerata la locomotiva d'Europa. Germania che a giugno ha registrato un crollo delle esportazioni, con la flessione piu' forte da tre anni a questa parte, con un meno 8 percento; la stagnazione economica europea e le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, inclusa la guerra dei dazi hanno finito per intaccare la bilancia commerciale tedesca, che rimane comunque saldamente in attivo, anche se con una flessione di quasi 4 miliardi di euro in un mese; e' pero' il trend a preoccupare, con un peggioramento soprattutto del settore manufatturiero.
Delio Dessardo