Il ministro degli Interni, Tatjana Bobnar, ha deciso di dimettersi perché impossibilitata a mettere in piedi una sua squadra di fiducia. Le sue proposte di nominare Boštjan Lindav come direttore generale della polizia con pieni poteri e Slavko Koroš come direttore del Direttorato per la polizia e altri compiti in materia di sicurezza, sempre con pieni poteri, non sono riuscite ad ottenere luce verde del governo. In questo modo sia Lindav che Koroš rimangono direttori ad interim. Il ministro ha percepito queste mosse dell'esecutivo come pressioni politiche sulla polizia, al contempo ha svelato anche che il premier, Robert Golob, le avrebbe offerto la possibilità di riacquistare la sua fiducia licenziando una persona dalla polizia.
Al contrario, Golob ha affermato che durante il suo governo non ci sono state pressioni sulla polizia; il capo del governo, quindi, accetterà le dimissioni del ministro. A conferma di queste affermazioni, il Gabinetto del premier ha reso pubblica una comunicazione del vicedirettore generale della polizia, Igor Ciperle, che, su delega di Lindav, in risposta ad una domanda di Golob, ha affermato che non si è verificato nessun caso in cui qualsiasi ministro, segretario di stato o altro funzionario dell'attuale governo abbia voluto ottenere informazioni su procedure concrete condotte dalla polizia o influenzare il lavoro della polizia.
E. P.