Scadono in questi giorni i termini entro i quali i terzi interessati possono inoltrare osservazioni all'indagine approfondita della commissione europea relativa alla Nova Ljubljanska Banka. Riguardano banche concorrenti, iniziative civili, organizzazioni e associazioni. La Slovenia potrà invece farlo entro un mese, dopodichè la commissione prenderà la sua decisione finale sulla vicenda. Ricorderemo che non avendo portato a termine almeno una parziale privatizzazione dell'istituto di credito entro la fine del 2017, Lubiana aveva proposto una modifica degli impegni riguardanti la vendita del 75 percento della NLB, attraverso un sistema di compensazione e la nomina di un fiduciario indipendente; la commissione aveva però espresso dubbi, facendo presente che una decisione di ristrutturazione può essere cambiata soltanto se la modifica si basa su nuovi impegni che possono essere considerati equivalenti a quelli inizialmente offerti, impegni che la Slovenia aveva assunto a fine 2013 in cambio del nullaosta di Bruxelles agli aiuti di stato per il salvataggio della NLB. In tal caso le misure di aiuto esistenti sarebbero rimaste compatibili. Nel caso della Nova Ljubljanska Banka invece tali garanzie sono venute meno, da qui l'avvio a fine gennaio dell'indagine approfondita, non avendo la Slovenia rispettato almeno un importante impegno di ristrutturazione; il termine per la vendita del 50 percento della NLB entro il 31 dicembre 2017, a cui si aggiunge la mancata nomina del fiduciario incaricato di vendere le controllate estere dell'istituto di credito nei Balcani entro il 30 novembre 2017. Le constatazioni dell'esecutivo comunitario sono state pubblicate il 6 aprile sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione Europea; da quella data sono cominciati a decorrere i termini per le osservazioni. Resta comunque fiducioso il ministro delle finanze Mateja Vraničar Erman; si tratta di procedimenti normali, l'indagine approfondita non pregiudica l'esito finale del negoziato. In caso di mancato accordo però la commissione può emanare un provvedimento in cui impone alla Slovenia precise scadenze per la vendita della banca e adeguate misure compensative; oppure stabilisce che gli aiuti di stato sono illegali e incompatibili. In questo caso la NLB si vedrebbe costretta a restituire quelli avuti a fine 2013, durante il maxisalvataggio del sistema bancario sloveno.