La visita di Virginia Raggi a Capodistria era passata un po' in sordina sui media sloveni. Anche il sindaco Aleš Bržan si è preso evidentemente qualche giorno di tempo per dare una dichiarazione in merito. Martedì la sindaca della capitale italiana è stata a Capodistria nell'ambito di un'escursione durante la quale ha accompagnato allievi delle scuole romane attraverso i luoghi della memoria legati alle guerre del secolo scorso: il Sacrario di Redipuglia, la Foiba di Basovizza, la Risiera e il Magazzino 18 - quello che contiene le masserizie degli esuli - a Trieste, poi le tappe a Capodistria in Slovenia e Fiume in Croazia. Bržan ha detto alla Raggi che ricordare il passato è molto importante, anche per evitare che si ripetano gli orrori delle guerre. In questo contesto, sottolinea il sindaco di Capodistria "è importante fornire alle giovani generazioni tutti gli aspetti della storia che hanno influito sulla vita della popolazione di questo territorio". "Italiani, sloveni e croati convivono da secoli in Istria. Oggi i rapporti sono buoni - aggiunge - "e dobbiamo impegnarci tutti affinchè migliorino col tempo". Su questo percorso ci possono essere degli ostacoli. Il sindaco Bržan ne individua uno nella promozione di "letture unilaterali e politicamente scorrette dei fatti storici". Nel comunicato emesso dal comune di Capodistria si rileva anche quanto detto da Virginia Raggi. "Il senso della visita degli allievi italiani - ha detto la sindaca - è proprio quello di conoscere la parte della storia che a Roma conosciamo di meno".
Alberto Cernaz