Continueranno la prossima settimana le consultazioni tra il Partito democratico e le formazioni politiche che hanno accettato la trattativa per un'eventuale nuova coalizione a guida SDS. Lo riferisce lo stesso partito di centro-destra dopo aver avuto colloqui con i rappresentanti del Desus, del Partito del centro moderno e di Nuova Slovenia. Al termine del primo round negoziale, l'SMC lo ha definito "costruttivo". Tutte e tre le compagini si sono dette disponibili a dar seguito alle consultazioni che proseguiranno dunque la prossima settimana. Aleksandra Pivec, neoeletta presidente del Partito dei pensionati, ribadisce che per il Desus resta prioritaria l'opzione di andare alle urne, ma non esclude un'intesa con Janša. "Nel primo incontro abbiamo parlato soprattutto di questioni di principio" dice la Pivec che ha ricevuto anche, lo ricordiamo, una lettera anonima con minacce di morte se avesse accettato di collaborare con l'SDS. "Nel prossimo incontro - ha aggiunto - parleremo in modo più approdondito di programmi". Stretto riserbo sui contenuti della consultazione dal leader NSi, Matej Tonin, che si è limitato a confermare la volontà del partito di ispirazione cattolica di proseguire il dialogo con l'SDS. Una timida apertura al Partito democratico arriva ora anche dal SAB di Alenka Bratušek. "Ne' le elezioni anticipate ne' un governo Janša sarebbero la soluzione ideale a questa crisi" ha dichiarato la Bratušek che tuttavia non sembra escludere a priori di poter accodarsi al gruppo in un secondo momento. "Decideranno i vertici del SAB". Partito che, per la cronaca, ha ricevuto un pacco con polvere sospetta. Secondo caso di minaccia anonima a sfondo politico di questa tormentata settimana. (a.c.)
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