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L'esecutivo aveva confermato al fine luglio, prima della pausa feriale di due settimane, la proposta di legge che prevede la riduzione dell'Iva su alcuni prodotti energetici. Questa prevede la riduzione dell'Iva dal 22 al 9,5% per l'energia elettrica, il gas naturale, la legna da fuoco ed il teleriscaldamento tra il primo settembre prossimo ed il 31 maggio 2023; non è però ancora chiaro se includerà anche una riduzione dell'Iva sull'olio combustibile. La coalizione ha intanto annunciato il coordinamento con il governo fino alla prossima sessione plenaria.
Secondo il segretario di Stato presso il Ministero della Finanze, Tilen Božič, si tratta di una misura complementare agli altri provvedimenti contro il caro energia, tra cui la regolamentazione dei prezzi di elettricità e gas per le famiglie, i piccoli imprenditori ed i clienti protetti per il periodo di un anno. Secondo le sue parole, solo grazie alla regolamentazione dei prezzi, la misura di riduzione dell'Iva può essere efficace e può riflettersi effettivamente in prezzi più bassi per gli utenti finali.
Inoltre, su proposta della coalizione ed a seguito di un avvertimento del servizio legislativo-giuridico della Camera di Stato, il Comitato Finanze, con un emendamento, ha cancellato la disposizione secondo cui il governo, nel caso di regolamentazione del prezzo di qualcuno di questi prodotto energetici anche dopo il 31 maggio dell'anno prossimo, possa prorogare il provvedimento sulla riduzione dell'Iva per il periodo di un altro anno. In caso di necessità, sempre secondo il segretario di Stato, il governo proporrà una proroga tramite una modifica della legge in questione.


E. P.