Rimane il 15 giugno la data di riapertura dei confini sloveni con l'Italia. Il ministro degli Esteri, Anže Logar, dopo l'incontro odierno con l'omologo italiano, Luigi Di Maio, ha annunciato una "quasi-riapertura" del confine, precisando che la Slovenia sta seguendo quotidianamente gli sviluppi epidemiologici in Italia e non appena la situazione sanitaria lo permetterà, le frontiere saranno riaperte. Il capo della diplomazia slovena reputa che il quadro epidemiologico in Italia, soprattutto riguardo i contagi da coronavirus, sta velocemente migliorando, differisce però da regione in regione. I due ministri hanno comunque fatto capire che non sarà possibile una riapertura delle frontiere prima della data prevista per le regioni che registrano meno contagi, come il vicino Friuli-Venezia Giulia. Il ministro ha spiegato inoltre che sarà l'Istituto nazionale per la salute pubblica a dare luce verde alla riapertura dei confini.
Tra gli altri argomenti affrontati la questione delle minoranze, specie di quella slovena in Italia, mentre va sottolineata la decisione di riavviare i vertici interministeriali tra i due governi interrotti nel 2017. Una riunione di questo tipo si potrebbe svolgere già il prossimo autunno.
Inoltre, in mattinata c’è stato un breve colloquio all'aeroporto di Brnik tra Di Maio ed il deputato al seggio specifico del parlamento sloveno, Felice Žiža. Quest'ultimo ci ha riferito che tra le questioni ricordate c’è stata quella dei programmi italiani di Radio e TV Capodistria, ma soprattutto è stata avanzata l'idea della strutturazione di una rappresentanza presso la Farnesina, incaricata di seguire la problematica del gruppo nazionale italiano.
Lionella Pausin Acquavita e Erika Paternuš