Sia i cittadini sloveni, sia quelli stranieri, con residenza permanente o temporanea in Slovenia, al rientro sul suolo sloveno da Paesi terzi, non dovranno più sottostare a un periodo di quarantena di 14 giorni. Il ministero degli interni ha rivisto il decreto varato solo martedì scorso, dopo aver ricevuto numerosi solleciti a riguardo, tra questi quello dell'Istituto nazionale per la salute pubblica, che monitora attentamente la situazione sia a livello nazionale sia internazionale. Stabilito che al momento la situazione epidemiologica in alcuni Paesi è compatibile con quella in Slovenia si è deciso di revocare la quarantena. La nuova ordinanza si applica anche alle persone che giungono in Slovenia per seguire un funerale, per sottoporsi a un intervento chirurgico o per una visita medica. Non è prevista più la quarantena inoltre per il “solo” transito attraverso la Slovenia, purché si svolga nell'arco delle 24 ore. Niente quarantena inoltre per gli alunni e gli studenti che in Slovenia frequentano le scuole elementari e gli istituti medi. Il Ministero dell’Interno ha revocato i 14 giorni di quarantena, all'entrata nel Paese, anche agli autotrasportatori di merci, per o dalla Slovenia, verso paesi terzi, come pure per gli autotrasportatori in transito purché forniti di adeguata documentazione. Libera entrata, inoltre, per le persone munite di passaporto diplomatico e per il personale della protezione civile. Il ministero precisa, ancora, che i cittadini sloveni, magari dopo diversi giorni di un viaggio d'affari in Serbia, al rientro in patria non dovranno sottostare a 14 giorni di isolamento. Lo stesso vale per i cittadini comunitari o dell'area Schengen che dovessero giungere in Slovenia per affari. Se poi decidessero di prolungare il loro soggiorno dovranno presentare un certificato che attesti la loro negatività al Covid 19 e indicare la località di soggiorno.
La nuova ordinanza è un po' diversa per i cittadini di paesi terzi che intendono viaggiare in Slovenia per lavoro, infatti, per loro non scatterà la quarantena se provvisti di un permesso del Ministero dello sviluppo economico e della tecnologia che ne giustifichi la presenza e lo metta al riparo da eventuali costi aggiuntivi se dovesse sottostare al periodo d’isolamento.

Corrado Cimador

Foto: MMC RTV SLO/MMC/BoBo
Foto: MMC RTV SLO/MMC/BoBo