Una riunione straordinaria della Camera di Stato che, di fatto, ha messo agli atti parlamentari le ben note posizioni dei partiti sulla spinosa questione delle multe che i pescatori sloveni devono pagare allo Stato croato, rei secondo Zagabria, che non riconosce la sentenza d’arbitrato del 2017, di essere entrati nelle acque territoriali croate. Le sanzioni sono più di 3 mila e ammontano a circa 3 milioni e mezzo di euro, alcune sono ormai definitive, anche se non sono state ancora riscosse. A maggio la Corte europea per i diritti dell’uomo ha respinto l’appello dei pescatori sloveni, lasciando il fianco scoperto alla possibilità che la Croazia passi all’incasso. Da qui l’iniziativa del Partito democratico sloveno, che da alcune settimane incalza il governo sul tema, chiedendo di pagare le multe e stare vicino ai pescatori anche con la Marina slovena, come ha detto in Aula il deputato Žan Mahnič, che ha lamentato scarsa cooperazione su un tema di rilevanza nazionale. La coalizione è consapevole di quanto sia delicata la questione, ed è netta nel sostenere il governo che non intende pagare le multe, poiché questo significherebbe compromettere l'arbitrato. Il deputato della Comunità nazionale italiana, Felice Žiža, ai nostri microfoni spiega così la sua posizione, espressa anche in parlamento: »la nostra posizione è molto chiara: governo, parlamento e tutte le istituzioni statali devono stare vicino ai pescatori sloveni, dare tutto il sostegno legale e finanziario di cui hanno bisogno. Ma soprattutto deve intraprendere in maniera definitiva la strada per la risoluzione della sentenza di arbitrato, che la Croazia non vuole accettare e adesso è relegato in una zona grigia».
Gli emendamenti proposti dal governo porterebbero alla modifica di due articoli che, come detto, prevedono un risarcimento per i pescatori per la perdita dei ricavi e assistenza legale in caso di procedimenti giudiziari. E’ chiara comunque una convergenza di interessi e posizioni da tutto l’arco parlamentare. Žiža: »siamo dalla parte dei pescatori, come sembra che sia maggioranza che opposizione siano tutti dalla parte dei pescatori. Tuttavia, i nostri pescatori, tra i quali ci sono molti appartenenti alla comunità nazionale italiana, hanno difficoltà quotidiane».
Valerio Fabbri