L'avvocato generale della Corte di Giustizia Europea, l'ex giudice supremo estone Priit Pikamae, a Lussemburgo, al termine dell'udienza per la denuncia presentata dalla Slovenia nei confronti della Croazia, per il mancato rispetto della sentenza della Corte di Arbitrato sul contenzioso confinario, ha annunciato che presenterà le sue conclusioni il prossimo 6 novembre. Restano immutate intanto le posizioni delle parti in causa. L'avvocato della parte slovena Maja Menard, ha chiesto alla Corte di Giustizia di stabilire che Zagabria ha violato gli articoli 2 e 4 del trattato Ue, il regolamento relativo alla Politica comune della pesca, il codice Schengen relativo al regime di attraversamento delle frontiere o la direttiva sull'istituzione di un quadro per la pianificazione dello spazio marittimo. Nel corso dell'udienza la Corte ha ascoltato anche le obiezioni della Croazia, presentate da Jasmina Stratford, che ha ribadito già quanto presentato nel dicembre scorso, riguardo il contenzioso confinario tra Lubiana e Zagabria, in quanto i confini di Stato sono pertinenti al diritto internazionale e non a quello europeo. Obiezioni del resto respinte dalla Slovenia a febbraio. La sentenza della Corte di Arbitrato, per Lubiana, è dato di fatto da tenere assolutamente in considerazione, mentre Zagabria parla di una presunta delibera d'arbitrato. La decisone della Corte, come già ricordato, sarà nota il 6 novembre prossimo. Dovesse accogliere le istanze della Slovenia entrerà nel merito del contenzioso, se invece accoglierà quelle croate, proclamandosi quindi non competente, il procedimento sarà concluso.
Corrado Cimador