Ieri il ministro della salute, Tomaž Gantar, ha trasmesso al premier Janša e ai gruppi parlamentari la sua proposta di ulteriore irrigidimento delle misure restrittive in quanto quelle introdotte ad ottobre non hanno effetto sugli ospedali dove continuano ad aumentare i ricoveri e i pazienti in terapia intensiva. Tra le misure, si parla del completo blocco della vita pubblica e della limitazione degli spostamenti a un solo chilometro dal luogo di residenza. Gantar ha respinto oggi le voci che dicevano che avrebbe indicato al governo che è pronto a dimettersi nel caso in cui le misure non venissero approvate. Non ho posto alcuna condizione, ha detto Gantar, le speculazioni sono però logiche, non si può lavorare se le mie indicazioni non vengono prese in considerazione. Il portavoce del governo, Jelko Kacin non ha commentato, limitandosi a dire che il governo effettuerà una valutazione del quadro epidemiologico, dopodiché prenderà una decisione. Gantar è decisamente contrario ad un allentamento delle misure in vigore, come coprifuoco, divieto di assembramento e di spostamento tra i comuni, oltre alla chiusura di locali pubblici, come bar e ristoranti. Tra i motivi indicati dal ministero della salute, il continuo aumentare dei ricoveri di persone colpite dal virus e dei pazienti in terapia intensiva. Mi rendo conto delle esigenze dell’economia, ha detto Gantar, ma le capacità del sistema sanitario sono limitate e gli ospedali sono oberati, mentre il numero dei decessi è in aumento. Queste misure verrebbero allentate dopo 14 giorni, con il graduale miglioramento della situazione epidemiologica, ha inoltre precisato il Ministro della Sanità. Il problema è rappresentato dal fatto che i risultati delle misure prese sono visibili appena dopo due settimane dalla loro entrata in vigore, di conseguenza la situazione viene valutata giorno dopo giorno, spiega il Ministro della Sanità. Anche Bojana Beović a capo del gruppo di esperti del ministero della salute dice che al momento l'allentamento delle misure restrittive non viene preso in considerazione. La situazione è ancora preoccupante, rileva; a sua volta ha ricordato la pressione sulle strutture ospedaliere. Se non si arriverà ad una inversione di tendenza bisognerà pensare a ulteriori misure, ha spiegato. È vero che la limitazione di spostamento di un chilometro dalla residenza è stata una delle proposte avanzate dal gruppo di lavoro di esperti, ma in questo momento in base al quadro epidemiologico non ho visto la necessita di inserirla tra le mie proposte avanzate all’esecutivo, ha spiegato Gantar.
Dionizij Botter