Sui 5.665 test molecolari processati, ieri sono stati confermati 1.393 nuovi contagi da coronavirus, con un tasso di positività del 24,6%. Forte quindi l'amento dei casi, un numero così alto non era stato registrato dallo scorso 7 aprile; sale però anche il numero degli ospedalizzati: 333 le persone ricoverate, di cui 76 in terapia intensiva. Tre persone sono decedute per cause legate il Covid.
L'Istituto nazionale di salute pubblica stima che gli attualmente positivi in Slovenia siano oltre 10.600. In aumento anche la media settimanale di contagi su 100.000 abitanti, 915, e quella bisettimanale, 502. Sono 939.403 le persone completamente vaccinate, oltre 1.032.000 quelle che hanno ricevuto soltanto la prima dose, sempre secondo l'Istituto nazionale di salute pubblica.
"I numeri registrati oggi sono allarmanti", ha affermato il ministro dell'Interno, Aleš Hojs, che ritiene urgente l'inasprimento dei provvedimenti anti-contagio. "Il governo sta continuamente cercando di incoraggiare i cittadini a vaccinarsi", ha aggiunto. Da domani, infatti, il rispetto dei criteri GVT, guarito, vaccinato, testato, sarà obbligatorio per accedere alla maggior parte di attività e servizi, ma anche per gli impiegati sia del settore pubblico che di quello privato.
Il ministro della Salute, Janez Poklukar, ospite della trasmissione Odmevi, ha affermato che dopo l'annuncio del governo dell'introduzione dei criteri GVT per accedere a molte attività e servizi, l'interesse per la vaccinazione contro il coronavirus è iniziato ad aumentare. Secondo informazioni degli esperti sul campo, in alcuni centri vaccinali il siero sviluppato da Johnson&Johnson addirittura scarseggiava. Poklukar ha inoltre avvertito che il picco della quarta ondata di contagi si sta avvicinando.
Intanto i medici di famiglia sloveni si dicono indignati dal nuovo decreto del governo, che impone il rispetto dei criteri GVT per le visite mediche. Lo riporta il quotidiano Primorske novice. Si tratta di un provvedimento pericoloso e incostituzionale, avverte l'Associazione degli istituti sanitari, chiedendo la sua rimozione. Le case della sanità hanno reso noto che continueranno a operare come hanno fatto finora e che a nessun paziente verrà negata l'assistenza sanitaria. Secondo la definizione del rispetto dei criteri GVT, anche l'effettuazione dei test e della stessa vaccinazione sono servizi sanitari per cui è necessario rispettare i criteri GVT, avvertono i medici e l'associazione degli istituti sanitari.
E. P.