Il periodo preso in considerazione riguarda l'ultima fase della gestione del sindaco Boris Popovič e quello successivo in cui il comune di Capodistria passò nelle mani del primo cittadino Aleš Bržan. La Corte dei conti ha rilevato una serie di irregolarità nella gestione dei fondi. Questi sarebbero stati assegnati in alcuni casi senza l'emissione di un regolare bando. Nel caso specifico del bollettino comunale che viene distribuito agli indirizzi di tutti i cittadini, i giudici hanno evidenziato stanziamenti extra, non previsti dai vigenti contratti. La documentazione in altri casi si è rivelata incompleta. Anche nell'ambito della gestione, permuta e vendita di immobili, dove si fa notare che in 22 casi nel contratto non vengono citati i curatori delle transazioni. Secondo il rapporto della Corte dei conti il comune avrebbe commesso irregolarità nell'assegnazione di appalti pubblici stanziando, in alcuni casi, più di quanto previsto dal contratto. Il comune di Capodistria deve ora presentare alla Corte una replica nella quale deve chiarire ogni singola circostanza sospetta e impegnarsi a regolarizzarla. (a.c.)
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