Foto: Radio Capodistria/Foto: Pixabay
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Inflazione annua del 2,3 percento ad aprile in Slovenia, in aumento rispetto a marzo, quando era stata del 2 percento. Sono i dati comunicati stamane dall'ufficio centrale di statistica. Un aumento del costo della vita su base annua dovuto principalmente ai rincari di generi alimentari e bevande analcoliche, pari al 5,9 percento. Seguono abbigliamento e calzature, 4,2 percento, ricreazione e cultura, ristorazione e offerta alberghiera. Stabili i costi nel comparto energetico, inclusi i carburanti. Ricordiamo che ad aprile 2024 l'inflazione annua era del 3 percento.
Su base mensile inflazione dell'1,3 percento, in questo caso a contribuire maggiormente sono stati i rincari dei pacchetti vacanze.
Per quanto riguarda la crescita economica, i dati per l'Eurozona indicano un aumento del PIL dello 0,4 percento su base trimestrale, dell'1,2 su base annua. Tenendo conto dei vari parametri la Slovenia rimane un paese economicamente stabile. È riuscita a ridurre notevolmente l'inflazione riportandola ai livelli fissati come obiettivo anche dalla Banca Centrale Europea, migliorando al contempo le finanze pubbliche, la disoccupazione è ai minimi storici. Come rilevato dall'Ufficio per le analisi macroeconomiche e lo sviluppo, resta sotto la media europea il potere d'acquisto, un freno alla crescita è rappresentato dalla produttività del lavoro, nel biennio 2023-2024, si e' attestata all'85 percento della media comunitaria.
La scorsa settimana il Fondo Monetario Internazionale ha abbassato le sue previsioni di crescita per quest'anno
del prodotto interno lordo della Slovenia. Se ad ottobre indicava un più 2,6 percento, ora prevede per quest'anno una crescita dell'1,8; per il 2026 è stata fissata al 2,4. Prevede inoltre che l'inflazione media nel 2025 si attesterà al 2,6 percento, con una correzione al ribasso di 0,1 punti percentuali.

Delio Dessardo