In pieno corso la caccia ai tre voti necessari per determinare la fine della coalizione di centro destra. I voti per ora garantiti, quelli necessari per inoltrare la mozione di sfiducia costruttiva sono 43, per far cadere il governo di centrodestra guidata dal leader dell’Sds, Janez Janša ce ne vogliono però 46. Il Kul, la colazione dell’arco costituzionale, spera nei franchi tiratori dalle file del Partito del Centro moderno al governo, ma il pericolo è che siano i deputati del Partito dei Pensionati a tradire la fiducia di Erjavec. Il mandatario individuato dalla coalizione dell’arco costituzionale, Kul, è appunto il leader del Desus, Karl Erjavec; questo si dice fiducioso, ma in realtà prosegue la caccia ai tre voti, che potrebbero arrivare dalle file dell’Smc, o da qualche franco tiratore di turno. Il leader dell’SMC Zdravko Počivalšek e’ stato categorico continuando a ribadire la piena fiducia all’attuale esecutivo. È giunto il momento di contare i voti in parlamento per poterci poi concentrare insieme alla lotta all’epidemia e alla crisi economica” ha detto via twitter Počivalšek. Clima rovente all’interno del Partito dei pensionati dove fino a martedì i deputati del partito non hanno espresso pubblicamente il sostegno al Kul; Erjavec ha detto a margine dell’incontro avuto con i suoi deputati “che le firme sono state già depositate”, ma i deputati Desus continuano a non rilasciare dichiarazioni. Intervenuto a TV Slovenia, il deputato Desus, Branko Simonovič ha detto che “Finche’ non disporrà del documento non può garantire la sua firma, è evidente che Erjavec non la pensa allo stesso modo” ha detto Simonovič in riferimento alle sole tre pagine della mozione, presentate da Erjavec. La proposta di sfiducia costruttiva verrà inoltrata, salvo sorprese, questo venerdì. Il Parlamento ne discuterà a metà della prossima settimana.
Dionizij Botter