E' stato il premier Janez Janša in persona, dopo la riunione, ad illustrare le decisioni prese dall'esecutivo alla luce del raggiungimento nella giornata di ieri dei primi criteri previsti dal piano allentamenti, meno di 1350 contagi giornalieri in media negli ultimi sette giorni e il numero degli ospedalizzati inferiore a 1200. Da martedì quindi rientro in classe per gli alunni del primo triennio della scuola dell'obbligo seguendo il modello di didattica C, con classi numericamente più piccole e tornano a pieno regime gli asili, fino ad oggi disponibili solo per la sorveglianza in caso di urgente necessità.
Lunedì invece docenti, insegnanti e personale amminsitrativo scolastico verranno sottoposti al test rapido, per garantire un ritorno alla scuola in presenza quanto più sicuro. Il provvedimento scatterà solo nelle 9 delle 12 regioni statistiche con un quadro epidemiologico migliore, c'è la regione costiero carsica, escluse invece goriziano, la regione sudorientale e Posavje. La sitiuazione in Slovenia è ancora seria ha detto Janša che ha sottolineato l'importanza di continuare a seguire tutte le indicazioni e raccomandazioni sanitarie per contrastare la diffusione del contagio, per ridurre il rischi dovuti all'allentamento delle misure restrittive. Per questo motivo, ha detto, saranno rafforzati i controlli di polizia e ispettori sanitari.
Nelle zone rossa da sabato riaprono gli impianti sciistici, ma si potrà sciare solo se in possesso del test antigenico negativo, mentre da lunedì riaprono autofficine e negozi con articoli per bambini. (ld)