Su proposta dell'Istituto nazionale di salute pubblica, tra le eccezioni che non dovranno immediatamente rimanere in quarantena in caso di un contatto ad alto rischio, anche gli impiegati nella sanità, nel sociale e nell'istruzione; dovranno però effettuare test rapidi o test fai da te per sette giorni consecutivi e durante il lavoro indossare una mascherina FFP2.
Le eccezioni riguardano anche bambini dell'asilo, alunni di scuole elementari e medie superiori, studenti e persone coinvolte in ogni forma di educazione per adulti, che - indipendentemente dal loro status vaccinale - dovranno testarsi per sette giorni.
Ancora per quanto riguarda asili e scuole, una classe finirà in quarantena soltanto nel caso in cui, in un periodo di 14 giorni, il 30% degli alunni risultasse positivo al Covid.
A causa dell'aumento del carico di lavoro dei laboratori, a partire da oggi cambia anche il protocollo per i test PCR: le persone asintomatiche dovranno prima eseguire un test rapido o un auto-test, in caso di esito positivo sottoporsi quindi anche al test molecolare, presentando al punto di prelievo il test positivo o una foto del test, assieme ad un documento d’identità.
Coloro che presentano sintomi invece saranno divisi in due gruppi. Il primo comprende le persone fragili, che rischiano di sviluppare un decorso grave della malattia, ovvero malati cronici o con un deficit immunitario, donne in stato di gravidanza e bambini. Questi - in caso di sintomi da Covid-19 - dovranno dapprima avvertire il proprio medico e verranno quindi indirizzati ad effettuare un test PCR. Tutti gli altri dovranno prima sottoporsi ad un test rapido o fai da te e - in caso di positività - ancora al PCR. Se il risultato sarà invece negativo, la persona dovrà comunque isolarsi per tre giorni; nel caso i sintomi non svaniscano, allora sarà necessario avvertire il proprio medico e sottoporsi al test molecolare; nel caso i sintomi svaniscano in tre giorni, l'individuo non sarà considerato infetto da coronavirus.
E. P.