Il governo ha deciso oggi di porre un tetto massimo alla bolletta per la corrente elettrica a partire dal primo settembre per un periodo fino al 31 agosto 2023. Il provvedimento è rivolto alle unità abitative, nonchè piccole e medie imprese. Una misura per mitigare l'aumento dei prezzi dei prodotti energetici: dapprima dell'energia elettrica e in un secondo momento si stabiliranno limiti anche sul prezzo del gas. A seconda dei fornitori, gli utenti delle abitazioni - secondo il Ministro per le Infrastrutture Bojan Kumer - dovrebbero risparmiare dal 15% al 30% su quanto pagano attualmente, ovvero da 110 a 334 euro, mentre a quelli che pagano di più dovrebbe rimanere fino al 60%, cioè circa 1000 euro in un anno. Concretamente il prezzo della corrente elettrica sarà dal primo settembre di 0,118 eur/kWh nel grado di tariffa superiore, di 0,082 eur/kWh in quello basso e di 0,098 eur/kWh per quanto riguarda la tariffa media. Da rilevare ancora che il governo conserva il ribasso del 50% sull'imposta sul consumo della corrente elettrica e dal primo settembre verrà tagliato del 50% anche il contributo per le fonti rinnovabili di energia.
Tra le altre decisioni del governo quella di abolire l'Ufficio per la demografia le cui competenze passano al Ministero del lavoro, la famiglia e gli affari sociali. Revocato inoltre il decreto con il quale il precedente governo aveva sancito l'uscita della Slovenia dal Forum internazionale delle culture slave. (a.c.)
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