Un inizio anno che non può che aprirsi con l’augurio di uscire al più presto dall’epidemia, secondo il portavoce del governo Jelko Kacin che ha presentato senza particolari commenti i dati del fine settimana, che vedono la situazione epidemiologica del paese stabilizzata sul plateau; anche se a livello di incidenza le regioni al di sotto dei 464 casi sui 100.000 casi su sette giorni sono salite a 6 con l’aggiunta dell’Oltredrava.
Uno dei motivi di speranza, ha detto la segretaria di stato del ministero della salute Marija Magajne è l’inizio della campagna vaccinale alla fine dello scorso anno, che sta proseguendo anche in questi giorni. Le prime dosi sono state utilizzate per gli ospiti e gli impiegati delle case di riposo e gli operatori sanitari più esposti. Con la seconda spedizione giunta oggi che conta 16.575 dosi, saranno vaccinati ancora coloro che lavorano nelle strutture sanitarie del paese.
Dalla prossima settimana, però, ha detto la Magajne, sarà possibile iniziare a vaccinare gli anziani che non risiedono nelle case di riposo, dagli ultraottantenni a scendere, ed i malati cronici, che saranno segnalati dai medici di base. Da oggi sono a disposizione test rapidi in alcune delle case della salute del paese, e probabilmente nei prossimi giorni, visto l’interesse, anche nelle comunità locali. Secondo la Magajne si tratta di un metodo utile a tenere sotto controllo l’epidemia che non sembra diminuire la sua virulenza.
Per quanto riguarda ulteriori riaperture nelle scuole e di una serie di attività, la Magajne ha detto che si potrà capire come procedere in base ai test che verranno fatti e quando sarà chiara quale sarà l’influenza delle festività sull’andamento del contagio.
Barbara Costamagna