I depositi dei cittadini nella filiale di Sberbank in Slovenia sono al sicuro. Lo garantisce il presidente del Governo, Janez Janša. "Il Ministero delle Finanze, insieme alla Banca di Slovenia e alle istituzioni dell'UE, sta lavorando per garantire che l'interruzione delle operazioni e il trasferimento dei depositi al nuovo proprietario duri il minor tempo possibile", ha sottolineato. Secondo l'ufficio comunicazioni del governo, Janša ha così reagito all'annuncio che le sanzioni contro la Russia per l'aggressione militare contro l'Ucraina si riflettono anche nel sistema bancario, e di conseguenza a livello della Banca centrale europea. Questa ha deciso di chiudere l'attività del gruppo bancario Sberbank Europe, che ha una filiale anche in Slovenia. La Banca Centrale slovena ha inoltre annunciato l'adozione di un periodo transitorio o di una moratoria di breve termine, per trovare una soluzione rapida e costruttiva per la filiale slovena, garantendo così l'operatività ininterrotta a tutti i suoi clienti. Fino a mercoledì mattina, prelievi e pagamenti ai clienti sono limitati a 400 euro al giorno; questo martedì la Banca di Slovenia annuncerà maggiori dettagli sugli ulteriori passi che verranno intrapresi. Per il resto, la Banca Centrale stima che la dipendenza diretta dell'economia slovena dai mercati russo e ucraino sia relativamente piccola, ma le conseguenze per la crescita del PIL e l'inflazione possono essere significative. L'attività economica futura dipenderà' in gran parte, come detto, dallo sviluppo degli eventi legati all'aggressione militare russa in Ucraina e di conseguenza dalle sanzioni. Se la dipendenza diretta non è rilevante, possono invece arrivare complicazioni dall'inflazione e dai mercati finanziari. L'inflazione a febbraio ha sfiorato il sette percento su base annua ed è notevolmente superiore alla media dell'Eurozona. A causa della guerra in Ucraina, i prezzi di energia, materie prime e generi alimentari stanno aumentando il che intensifica ulteriormente le pressioni inflazionistiche nel contesto internazionale.

Delio Dessardo

Foto: MMC RTV SLO
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