Dopo l'incidente ferroviario avvenuto nei giorni scorsi a Dol presso Hrastovlje con la conseguente fuoriuscita di circa 10 mila litri di kerosene si pensa ora a come ridurre il rischio di inquinamento delle sorgenti che garantiscono l'approvvigionamento idrico nella parte slovena dell'Istria per oltre centomila utenti. Prevista oggi una riunione dei sindaci dei comuni che sono cofondatori dell'ente Acquedotto del Risano. I primi cittadini di Ancarano, Capodistria, Isola e Pirano avranno successivamente un incontro con il ministro dell'ambiente, Simon Zajc, per parlare di fonti idriche alternative e supplementari in caso di inquinamento delle falde acquifere del Risano. Da anni si parla dell'opportunità di realizzare un collegamento tra le fonti del Carso, dei Brkini e della parte slovena dell'Istria. Nel 2011 si era arrivati anche alla firma di una dichiarazione d'intenti tra i sindaci dei nove comuni interessati, ma da allora nulla si è mosso in questo senso. "Sono stati eletti altri sindaci e io sono il nuovo Ministro dell'ambiente" dichiara Zajc all'agenzia stampa STA. "Per cui - aggiunge - se troveremo un'intesa il progetto potrebbe trovare realizzazione. Occorre individuare la fonte alternativa più adatta, capire in che modo verrà finanziata la nuova infrastruttura, predisporre un ruolino di marcia e cominciare i lavori. L'importante ora è trovare il consenso di tutte le parti in causa" conclude il Ministro.
Intanto Acquedotto e Agenzia per l'ambiente continuano a monitorare le falde dalle quali viene pompata l'acqua potabile del Risano. I campioni finora prelevati non hanno rilevato la presenza di tracce di kerosene, ma si teme che la prima pioggia possa portare a infiltrazioni. (a.c.)

Foto: Acquedotto del Risano
Foto: Acquedotto del Risano