Marjan Dikaučič promette freschezza e disinvoltura e dice di concentrare il suo lavoro sui singoli cambiamenti legali. Il premier Janez Janša, a sorpresa, ha deciso di non motivare la proposta di nomina del candidato alla guida del ministero della giustizia, durante la presentazione delle posizioni dei gruppi parlamentari, quelli del Partito Democratico hanno abbandonato l’aula, suscitando il malumore dei gruppi parlamentari dell’opposizione. “Dikaučič è un esperto di diritto ed è in grado di esercitare la sua funzione ministeriale senza subire pressioni esterne” ha detto Kaloh degli SDS, aggiungendo che il candidato consoliderà l’autonomia della giustizia e proseguirà con gli investimenti necessari per la digitalizzazione. Per quanto riguarda invece la mancata nomina dei procuratori europei, sempre Kaloh ha spiegato che Dikaučič ha chiaramente detto di non potersi esprimere a riguardo per non pregiudicare il procedimento. Favorevoli alla candidatura anche dalle file dell’SMC, mentre Nuova Slovenia come pure il Partito Nazionale, SNS, non si sono espressi a riguardo, critici invece dalle file dell’opposizione, Golubovič della Lista Marjan Šarec valutando come irrispettosa l’assenza alla Camera da parte di Janša, ha valutato il Ministro proposto come una figurina per la quale è difficile dare un giudizio inquanto lo stesso premier lo ha presentato in sole tre frasi senza fornirne il curriculum, le referenze e le esperienze accumulate. Predrag Bakovič degli SD ritiene che il Ministro avrà compito difficile in un governo che “se ne infischia dell’ordinamento giuridico, delle regole e dei procedimenti; che non rispetta le sentenza della Corte costituzionale e che spesso attacca i procuratori di stato sui social”. Dalle file del partito Sinistra-Levica hanno invece posto all’attenzione le poche esperienze accumulate da Dikaučič. Dal SAB, Maša Kociper ha spiegato che la mancata volontà di esprimersi sulla nomina dei procuratori europei fa sorgere dei dubbi “i ministri di questo governo non hanno alcuna autonomia, abbiamo bisogno di qualcuno in grado di difendere i principi dello stato di diritto” ha detto la Kociper. Jurša, capogruppo del Desus, si è invece detto preoccupate dalle voci che vedrebbero Dikaučič coinvolto in certe società di comodo. I tre deputati del Desus Jurša appunto, Hršak e Simonovič si sono astenuti, mentre Polnar ha votato a favore. Hanno votato a sostegno pure i due deputati delle due minoranze italiana Žiža e ungherese, Horvat. Dikaučič succederà a Lilijana Kozlovič, dimessasi in seguito alle incomprensioni scaturite in merito al procedimento di nomina dei procuratori delegati sloveni che faranno parte della futura procura europea.
Dionizij Botter