Il Ministro della giustizia è attaccato dall'opposizione per i ritardi nella nomina dei procuratori delegati per la Slovenia alla Corte di giustizia europea, questione che ha portato alle dimissioni il suo predecessore, Lilijana Kozlovič ma anche per questioni di una presunta evasione fiscale precedenti alla sua nomina a Ministro e polemiche scaturite dal tentativo di assicurarsi un posto da notaio. “Non è una critica nei confronti del mio operato, ma una mozione inoltrata solamente perché Ministro di questo governo” ha detto Dikaučič intervenendo alla camera. I proponenti non hanno tra le mani argomenti seri e continuano a ripetere una serie di inesattezze, ha spiegato il Ministro dicendosi sicuro di lavorare bene. Respingendo le accuse di preferire determinati candidati alla carica di procuratori e di tergiversare con la loro nomina. Alle accuse di partecipare alle ingerenze del governo nel campo dei diritti umani, Il Ministro risponde che: “Vengo accusato di far parte di un governo che in tempo di crisi sanitaria globale prende delle misure volte a salvare vite umane”. Secondo Tina Heferle, della Lista Marjan Šarec in nome dei proponenti ha detto che in un lasso di tempo brevissimo gli scheletri caduti dall’armadio del Ministro sono stati troppi, non è assolutamente accettabile che Dikaučič, quando era uno dei candidati alla carica: “ha nascosto di essere indagato per presunta evasione fiscale e per falsificazione di scritture contabili e altro”. Sulla vicenda dei procuratori delegati per la Slovenia alla Corte di giustizia europea, l’opposizione parla di una vera e propria “saga”, dove la Slovenia è l’unico paese che non ha nominato i suoi procuratori, questa situazione è stata determinata, secondo la Heferle:” Per la decisone arbitraria del governo di non essere d’accordo con i nominativi è responsabile anche Dikaučič” L'opposizione di centrosinistra può contare su 43 voti, ma per sfiduciare il Ministro i voti necessari sono 46.

Dionizij Botter

Foto: Televizija Slovenija
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