La situazione politica in Slovenia negli ultimi tempi sembra essere diventata il tema principale degli attori politici europei. In base al rapporto redatto dalla commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, LIBE, emerge che la delegazione della commissione ha espresso profonda preoccupazione per il clima in Slovenia, la sfiducia e la polarizzazione. Alla missione del parlamento europeo hanno partecipato sette membri dei vari gruppi politici e un deputato del comitato di sorveglianza per il bilancio, Tra questi vi era pure l’eurodeputata Romana Tomc del EPP/SDS. Intervenuta via Twitter la Tomc ha commentato la bozza del rapporto dicendo che il documento non è attendibile e le opinioni degli eurodeputati coinvolti erano divergenti. “Non ho visto il documento e tantomeno l’ho approvato, evidentemente è stato redatto a porte chiuse con l’obiettivo di discreditare la Slovenia” ha detto la Tomc. La Commissione discuterà il rapporto della missione svoltasi a ottobre sulla situazione democratica i Slovenia il 29 di novembre. Andando nei dettegli dal documento elaborato dalla delegazione guidata da Sophie in’t Veld emerge in linea di massima che le istituzioni lavorano bene, a preoccupare è invece il clima ostile e la sfiducia nei confronti delle istituzioni. Sempre in base alle indiscrezioni in’t Veld sostiene che la situazione in Slovenia necessita di essere ulteriormente monitorata. Alcuni interlocutori scelti avrebbero espresso numerose perplessità per la situazione e hanno evidenziato crescenti pressioni dell’esecutivo sui media e sulle istituzioni pubbliche. Nel rapporto oltre alla vicenda in via di soluzione che riguarda i finanziamenti alla agenzia Sta, viene sottolineata l’importanza del finanziamento degli organismi pubblici quali la commissione anticorruzione, la Corte dei conti e il tutore dei diritti civici. La delegazione ha inoltre espresso rammarico nel rapporto per non aver potuto incontrare il premier Janša e i Ministri del governo. Il premier avrebbe addirittura attaccato via social alcuni membri della delegazione, si legge nel rapporto.
Dionizij Botter