Le autorità ospedaliere hanno comunicato che, in occasione delle verifiche periodiche previste per gli impianti di sicurezza antincendio, sono state riscontrate delle non conformità che richiedono interventi correttivi di una certa complessità. Pertanto, al fine di garantire la massima sicurezza, l'eliporto è stato temporaneamente chiuso da oltre tre mesi. Nonostante le speranze di una rapida riapertura, le tempistiche esatte risultano al momento imprecisabili, in quanto dipendono da molti fattori tecnico-organizzativi. La deviazione di tutte le missioni di elisoccorso verso basi alternative, pur situate in prossimità dell'ospedale centrale, ha inevitabilmente compromesso la tempestività e l'efficacia delle procedure di soccorso. Il lasso di tempo necessario per il trasferimento dei pazienti, che varia tra i dodici e i quindici minuti per raggiungere l'ospedale dalla nuova base e ulteriori dieci minuti per il trasbordo sull'ambulanza, determina un ritardo complessivo stimato tra i quaranta e i quarantacinque minuti rispetto ai tempi standard. Il dottor Uroš Lampič, responsabile dell'elisoccorso di Brnik, ha sottolineato come questa situazione comprometta in maniera sostanziale l'efficacia del sistema di soccorso aeromedico, in quanto la rapidità e la delicatezza del trasferimento rappresentano elementi fondamentali per garantire l'incolumità dei pazienti critici. In numerosi casi, ha detto, si è reso necessario ricorrere al trasporto su strada, valutando caso per caso la soluzione più idonea in base alle condizioni cliniche del degente. L’eliscalo del centro clinico e universitario di Lubiana è stato inaugurato nel 2013 fa ed è stato progettato per garantire un servizio continuativo, h24. Tuttavia, l’infrastruttura è stata soggetta a diverse interruzioni del servizio, con un picco di 93 giorni di chiusura nel periodo compreso tra il 2017 e il 2023. L’attuale stop però rappresenta la chiusura più lunga registrata negli ultimi cinque anni.
Alessia Mitar