Scende a 838 la media dei contagi giornalieri, in calo anche il numero degli ospedalizzati, 648 di cui 126 in terapia intesiva. Numeri che indicano che la Slovenia al momento si trova ancora in fascia arancione.
Nella giornata di ieri sono stati accertati 1097 nove casi su poco più di 5100 test molecolari - evidenziati 66 casi a Capodistria, 17 a Pirano, 13 a Isola e 4 a Ancarano - e sono stati eseguiti quasi 20 mila test antigenici, ma i casi positivi prima di venir pubblicati vanno confermati con quelli PCR, per non creare inutile confusione, ha detto il direttore dell'Istituto nazionale di salute pubblica Milan Krek. Krek analizzando la situazione ha rilevato che a livello europeo i dati sono incoraggianti, anche per la Slovenia se si prende in considerazione la media dei contagi giornalieri mentre sono ferme le curve che rappresentanto l'incidenza cumulativa degli ultimi 7 e 14 giorni. Non è un buon segnale, ha detto, perchè in qualsiasi momento possono peggiorare e riportarci in fascia rossa e di conseguenza a nuove chiusure. Preoccupa la presenza delle varianti del virus.
Rispetto ai paesi confinanti, ha proseguito Krek, la Slovenia sta eseguento molti test per indivudiare la presenza del coronavirus, nella speciale classifica si colloca dietro all'Austria, mentre è prima per il numero dei vaccini somministrati. Segue l'Italia, entrambe sopra la media europea, mentre si trovano al di sotto della soglia Ungheria, Austria e Croazia.
Krek ha dichiarato che ad oggi è stato vaccinato anche con la seconda dose il 2,3% della popolazione. La campagna vaccinale verrà rivista, ha aggiunto, con l'arrivo dei vaccini dell'Astra Zeneca con i quali nella prima fase verranno vaccinati i malati cronici tra i 18 e 64 anni, a seguire i sessantenni sani. Le case farmaceutiche stanno rispettando le scadenze e i vaccini prenotati stanno arrivando regolarmente, ha detto Krek. A febbraio sono giunti a destinazione oltre 127 mila dosi, a marzo ne arriveranno quasi 130 di Pfizer e Moderna più quelli previsti da Astra Zeneca, la quantità non è stata ancora resa nota. In merito al vaccino russo Sputnik (la Croazia lo avrebbe già prenotato in attesa della luce verde da parte dell'EMA), Krek ha detto che sono 63 i vaccini al mondo ancora in fase di autorizzazione e che la Slovenia si affida esclusivamente al giudizio dell'Agenzia europea del farmaco.
Alle 17.30 la consueta riunione del mercoledi per il governo sloveno, chiamato a verificare il quadro epidemiologico nel paese.
Non sono da attendersi ulteriori allentamenti, dopo quelli decisi la scorsa settimana, in quanto l'incidenza settimanale per quanto riguarda nuovi contagi e ospedalizzazioni non permette ancora di passare in fascia gialla. In base agli ultimi dati l'epidemia sta dando segnali di rallentamento, soprattutto per quanto riguarda la pressione sugli ospedali. Secondo l'istituto Jožef Stefan, se la tendenza continuerà si potrà entrare in fascia gialla agli inizi di marzo. Preoccupa però la variante inglese del Covid, che potrebbe creare dei problemi. (ld/dd)