Più che una festa l'Otto marzo diventa l'occasione di un bilancio che stenta ad andare a pareggio. Anche in Slovenia, che pure l'Ocse quanto a equità di genere colloca all'ottavo posto in graduatoria fra 120 Paesi. Donne discriminate in famiglia e nel mondo del lavoro: le lavoratrici slovene guadagnano mediamente 130 euro in meno degli uomini. E proporzionalmente da anziane prendono pensioni piu basse, tanto che fra i quasi 90 mila pensionati sloveni che vivono sotto la soglia di povertà due terzi sono donne. Mentre una su due è stata vittima di violenza fisica o psicologica entro i 15 anni di età. "L'odierna società ci vuole allo stesso tempo madri e mogli complete e disponibili lavoratrici", fa notare Ana Pavlič dell'Ipes, un istituto che si occupa di temi connessi con la questione femminile. "E questa pressione sociale fa sì che sia più difficile riconoscere i tentativi di ridurre i diritti delle donne e il manifestarsi di nuove strategie discriminatorie nei nostri confronti".
Ma costruire un mondo basato sulla equità di genere è una sfida collettiva, un obiettivo che si può realizzare soltanto con l'impegno di tutti, tanto che il tema della Giornata internazionale della donna 2020 è #EachforEqual. E a 25 anni dalla Dichiarazione di Pechino per l'emancipazione e il miglioramento della condizione delle donne in tutto il mondo l'Onu lancia la campagna Generation Equality: lo scopo è una mobilitazione globale per porre fine alla violenza di genere e rivendicare a gran voce rispetto dei diritti, giustizia economica, autonomia delle scelte sessuali e riproduttive. Anche giustizia climatica, poiché sono le donne a pagare più spesso le conseguenze dei cambiamenti del clima.
Ornella Rossetto