Il presidente sloveno Borut Pahor ha organizzato l'evento con l'obiettivo di un confronto e avvicinamento delle varie posizioni sull'inclusione delle istituzioni scolastiche private nel sistema nazionale riguardante l'educazione e l'istruzione. Un problema di grande attualità, in quanto si tratta di mettere in pratica la sentenza vincolante della corte costituzionale, risalente al 2014, sul finanziamento dei programmi pubblici nelle scuole private. I partecipanti al confronto hanno rilevato che l'istruzione privata è un importante elemento dell'istruzione generale che però necessita di ulteriore regolamentazione, soprattutto dal punto di vista del suo finanziamento. Il Ministro dell'Istruzione Jernej Pikalo ha sottolineato che la rete costituita dalle scuole pubbliche è di fondamentale importanza per la sopravvivenza di una nazione, ma ciò non deve assolutamente escludere il diritto all'istruzione privata. L'ex Ministro dell'istruzione, Igor Lukšič, ha poi detto che il dibattito ideologico con al centro la dicotomia pubblico-privato negli ultimi anni è sbiadito per fare spazio a problemi tecnici. Slavko Gaber, un altro ex Ministro, sostiene invece che va cercata sempre una soluzione intermedia, a patto che i fondi pubblici non vengano utilizzati per creare del profitto negli enti privati.
I partecipanti alla tavola rotonda si sono detti poi d'accordo sulla necessità di attuare la Sentenza della Corte Costituzionale che prevede il finanziamento totale dei programmi pubblici nelle scuole elementari private. Recentemente l'ex Presidente della Corte Costituzionale, Jadranka Sovdat, aveva ammonito il legislatore ad attuare la sentenza. Non è invece chiaro, secondo i partecipanti alla tavola rotonda, quale parte del programma pubblico debba essere finanziato al 100%. Secondo l'ex giudice costituzionale, Ernest Petrič, lo Stato deve finanziare tutto ciò che viene definito come obbligatorio. Per il presidente Pahor le scuole private sono una realtà del sistema e "di conseguenza - ha rilevato - i nostri sforzi devono concentrarsi sul miglioramento della qualità e dell'accessibilità delle scuole".
Dionizij Botter
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