L'aumento dei reati contro abitazioni private ed edifici commerciali registrata negli ultimi 3 mesi, in particolare contro gli uffici di aziende private lasciati incustoditi e senza servizi di telecamere, non deve indurre a immaginare un aumento generalizzato della microcriminalità in tutta la regione capodistriana. Tuttavia è doveroso affrontare la situazione con la massima prudenza e adottare misure di sicurezza per difendere gli immobili.
E' quanto emerge da una indagine della polizia di Capodistria condotta su ampia scala, che si è concentrata in particolare sui reati di furti con scasso contro abitazioni ed edifici privati. Gli agenti hanno scavato a fondo con indagini rigorose per far fronte all'aumento delle denunce fatte da scuole e asili nido, nei quali l'autore del reato, ripetuto ben 11 volte, si è introdotto in maniera forzata con adeguati strumenti da scasso per sottrarre computer portatili, cellulari, denaro e carte bancarie incustodite per un controvalore di diverse migliaia di euro. La polizia ha inoltre rilevato che, nei 1.480 atti criminali presi in esame, la maggior parte dei reati, 1100 circa, è stata fatta contro il patrimonio, mentre per furto aggravato sono stati denunciati 164 casi.
Nonostante una tendenza che sembra puntare verso l'alto, la polizia ha rassicurato la cittadinanza sulla natura tutto sommato contenuta del fenomeno della microcriminalità. L'invito delle forze di sicurezza, tuttavia, è di adottare comportamenti improntati alla sicurezza personale, anche tramite l'utilizzo di dispositivi di allarme e telecamere di videosorveglianza, soprattutto per la tutela delle strutture aziendali.
Valerio Fabbri