A Bled si è preso atto degli sforzi del governo di Zagabria per il sanamento del colosso agroalimentare croato. Martina Dalić, ministro dell'economia e dell'imprenditoria, ha informato nei dettagli su quanto fatto finora e sui risultati; rimane ancora molto lavoro davanti, ha spiegato; all'amministrazione straordinaria ora il compito di mettere a punto gli aspetti giuridici dell'accordo. Nel processo di ristrutturazione della Agrokor i creditori hanno già raggiunto un'intesa di massima sugli elementi chiave per l'aggiustamento dei conti, intesa che dovrebbe venir firmata entro il 10 luglio. Con ogni probabilità la fetta più grossa del pacchetto azionario finirà in mano alle banche creditrici, chiamate a consolidare le attività commerciali, legate alla slovena Mercator e alla croata Konzum, per poi cederle ad un partner strategico. L'intesa sull'aggiustamento delle finanze porterà ad una nuova proprietà della Agrokor. Principali azionisti doventeranno cosi le banche russe Sberbank e VTB. È ancora prematuro dire quali saranno le loro mosse. Come evidenziato da Počivalšek, una proprietà a lungo termine non è comunque nell'interesse degli istituti di credito. Cosa significherà tutto questo per la Mercator? A Bled, come detto sempre da Počivalšek, l'argomento non è stato affrontato. Ha però ricordato che in ogni caso la Mercator dovrà lavorare ancora parecchio; a partire dalla ristrutturazione del debito aziendale, risolvere le difficoltà logistiche e investire per migliorare la sua posizione sul mercato, modificando anche il modello gestionale, per adeguarsi ai cambiamenti sul mercato al dettaglio. Per il vicepremier serbo Ljajić, l'incontro di Bled è un modello da seguire per risolvere anche altri problemi aperti tra i paesi presenti alla conferenza; quasi sicuramente in autunno si organizzerà un altro confronto.