La Giornata Mondiale senza Auto viene celebrata il 22 settembre di ogni anno, dopo essere diventata un programma globale nel 2000. Il progetto vuole che le città si allontanino da una 'società dominata dalle automobili' nel tentativo di ridurre l'inquinamento e la congestione. I pianificatori sperano che l'evento contribuisca a fare pressione su urbanisti e politici per incoraggiare lo spostamento in bicicletta, la camminata e il trasporto pubblico.
Tuttavia, come spiega, ricercatrice presso l'Istituto urbano della Slovenia, serve a poco promuovere il cambiamento delle abitudini di mobilità sostenibile senza che lo Stato fornisca soluzioni paragonabili all'auto. Secondo lei, infatti, nel paese manca una strategia più ampia, ed è per questo che la Slovenia è in ritardo rispetto a paesi come Belgio, Olanda o i paesi scandinavi, dove esiste una tradizione molto più lunga nella pianificazione dei trasporti volta a garantire la qualità della vita e i bisogni delle persone piuttosto che seguire le esigenze degli utenti dell'auto. In Slovenia, infatti, il possesso di un'automobile è sinonimo di stato sociale, come dimostra il dato del 2022 secondo cui c'erano 572 autovetture immatricolate ogni 1.000 abitanti. Ma la spiegazione, secondo Balant, va oltre lo stereotipo. Negli ultimi decenni, infatti, la politica ha favorito la migrazione fuori dalle città, senza accompagnare il cambiamento con una regolamentazione dei trasporti pubblici. La conseguenza logica è che molte persone si sono abituate a usare l'auto, perché non esiste un'alternativa adeguata.
Valerio Fabbri