Foto: BoBo/Žiga Živulović ml.
Foto: BoBo/Žiga Živulović ml.

Il leader di Movimento Libertà, Robert Golob, la presidente dei Socialdemocratici, Tanja Fajon, e il coordinatore di Levica-Sinistra, Luka Mesec, si sono incontrati presso la Camera di Stato per il primo ciclo di negoziati per la formazione del nuovo governo sloveno. Secondo quanto affermato dal presidente del Movimento Libertà, il più probabile futuro candidato mandatario, il governo dovrebbe essere formato - se possibile - già entro un mese, ovvero entro il prossimo 3 giugno. "Per poter procedere con la formazione del parlamento tramite una procedura accelerata, prima del 13 maggio la maggior parte delle questioni dovrà essere armonizzata", ha detto Golob.
I lavori riprenderanno domani, entro la fine della settimana si attende la spartizione dei ministeri; per il momento, comunque, non si è ancora parlato di nomi dei futuri ministri; la questione sarà più chiara la prossima settimana, ha annunciato Golob.
Il leader del Movimento Libertà ha aggiunto inoltre di avere preparato dei piani per due mandati. "Se vogliamo affrontare seriamente le sfide dello sviluppo, dobbiamo guardare oltre ad un solo mandato", ha affermato. Secondo le sue parole, il nuovo governo affronterà immediatamente due questioni apparentemente contrastanti, ovvero come creare e come condividere equamente, per ottenere giustizia sociale e solidarietà.

I leader dei tre partiti della futura coalizione hanno anche sottolineato l'importanza della regolamentazione della libertà dell'autonomia dei media e la necessità di modificare al più presto la legge sull'RTV e sui media, è infatti fondamentale rimediare alla situazione che si è creata ultimamente nel settore e questa sarà una delle priorità del nuovo esecutivo. Golob, Fajon e Mesec hanno attribuito proprio al governo di Janez Janša la colpa della scivolata della Slovenia nell'indice sulla libertà di stampa di 18 posizioni - tra 180 Paesi ora la Slovenia occupa il 54esimo posto.

E. P.