Negoziati con i sindacati del pubblico impiego e secondo binario. Sono due dei temi che vengono affrontati oggi alla riunione settimanale del governo. L'esecutivo è chiamato a definire le basi per la ripresa del confronto, previsto per lunedi, con le varie sigle sindacali sulle rivendicazioni salariali. I poliziotti sono in sciopero, altri sindacati, come personale della scuola e infermiere, minacciano di farlo se il governo non verrà incontro alle loro richieste. I negoziati non ripartiranno da zero, bensi proseguiranno da dove si erano interrotti a primavera, dopo le dimissioni dell'allora premier Cerar. L'ultima proposta del suo esecutivo per i ritocchi alle retribuzioni ammontava a 306 milioni di euro, da spalmare in tre anni. Il nuovo governo ha già costituito il gruppo negoziale, sarà guidato da Peter Pogačar, del ministero del lavoro.
Per quanto riguarda il secondo binario, è previsto l'esame di vari documenti relativi al progetto, tra cui il programma di investimento, con il trasferimento del ruolo di investitore dal direttorato per le infrastrutture alla società 2TDK, creata appositamente già dal precedente governo per gestire l'intero processo. Si dovrebbe parlare pure del coinvolgimento finanziario dell'Ungheria, 200 milioni di euro, nella realizzazione dell'opera. Coinvolgimento che vede contrarie alcune forze politiche, in primo luogo il partito Sinistra; lo stesso ministro per le infrastrutture, Alenka Bratušek, ha espresso riserve, dicendo che la partecipazione di Budapest non è indispensabile, annunciando la volontà di sottoporre la questione al consiglio dei ministri.