Il tweet “sconsiderato” ha provocato reazioni a catena in Slovenia. Urban Purgar, redattore dell’agenzia stampa, NTA, e membro dei gilet gialli filogovernativi sloveni, si è giustificato dicendo che si è trattato di una provocazione in risposta alla glorificazione del comunismo in atto in Slovenia. “I mie tweet sono delle provocazioni sono per la scarsa considerazione che stanno avendo i miei appelli contro l’esaltazione del comunismo in atto” si è giustificato. Purgar si è fatto inoltre promotore di una petizione per il divieto dell’utilizzo pubblico di tutti i simboli dei regimi totalitari. Numerose sono state le reazioni dal mondo politico, Marjan Šarec ha chiesto che le autorità competenti avviino i procedimenti del caso, secondo Zmago Jelinčič del partito nazionale sarebbe colpa “dell’educazione troppo permissiva che ha sovrastato i valori tradizionali”. Matej Tonin di Nuova Slovenia ha invece detto che post che glorificano regimi che hanno causato la morte di milioni di persone vanno tutti condannati; Marko Koprivec, deputato degli SD ha inviato una proposta all’esecutivo affinché venga annullato lo status di ONG all’associazione presieduta da Purgar, secondo Koprivec inoltre gli organi competenti dovrebbero avviare i procedimenti richiesti per i casi di incitamento all’odio. Il docente di diritto alla Facoltà di diritto europeo di Nova Gorica, Blaž Kovačič Mlinar ha invece spiegato che tali dichiarazioni non possono essere considerate come un reato penale inquanto non vi sarebbero presenti elementi che incitino all’odio, l’ex Ministro della giustizia Zalar ha invece detto via twitter che “la procura deve agire e la glorificazione di Hitler come simbolo nazista rappresenta un reato.” E intanto pure l’ambasciata tedesca a Lubiana ha reagito ringraziando le persone che hanno risposto al tweet “è dovere della Germania conservare la memoria delle atrocità commesse dal nazismo”, ha scritto l’ambasciata. Intanto la polizia ha fatto sapere che è in corso un’indagine, mentre dal Ministero della cultura hanno precisato che lo status di ONG è stato assegnato alla società per la promozione dei valori tradizionali nel rispetto delle regole vigenti.

Dionizij Botter

Foto: BoBo/Borut Živulović
Foto: BoBo/Borut Živulović