Nell'intervista alla STA il ministro dell’Interno, Aleš Hojs, ha parlato di posticipare il coprifuoco dalle 21 alle 22 a partire dalla fine del mese, quando sarà introdotta l'ora legale, soprattutto nelle regioni che attualmente si trovano in fase gialla, dove il provvedimento verrebbe comunque revocato. Il Ministero sta inoltre valutando la possibilità di sospendere il divieto di assembramento fino a dieci persone quando tutto il Paese raggiungerà la fase gialla.
Riguardo le proteste Hojs ha precisato che ogni evento legato a manifestazioni deve essere dapprima notificato alle forze dell'ordine; per il suo svolgimento è necessario un permesso, che gli organizzatori in questo momento potrebbero ottenere, ma solo per raduni fino a dieci persone. "Per la maggior parte delle proteste che si sono svolte finora nessuno ha presentato richiesta di ottenere un permesso, tutte le manifestazioni sono quindi state ritenute illegali", ha detto il ministro.
Il Centro di informazione legale delle organizzazioni non governative ha però smentito le dichiarazioni di Aleš Hojs: il Decreto sulla parziale limitazione temporanea della circolazione delle persone e sul divieto di assembramento, proposto da Hojs stesso, prevede un divieto totale di manifestazioni di protesta e non consente quindi alle autorità competenti di rilasciare un permesso per lo svolgimento di proteste. Lo scorso 18 febbraio il vicedirettore della polizia aveva anche spiegato le nuove regole sull'assembramento, affermando esplicitamente che "dieci persone possono riunirsi ma non con l'intento di protestare".
Inoltre, a metà febbraio una persona aveva chiesto l'autorizzazione di organizzare una protesta a cui avrebbero partecipato massimo dieci persone. La polizia aveva consegnato la domanda all’Unità amministrativa di Lubiana, che ha poi deciso di respingerla, la persona interessata ha però presentato ricorso, che dovrà ancora essere esaminato proprio dal Ministero dell'Interno. Pure la dichiarazione del ministro Hojs, che nessuno finora ha presentato domanda di organizzare una protesta, sempre secondo il Centro di informazione legale delle organizzazioni non governative, è quindi falsa.
E. P.