Bisogna mettere la parola fine all'utilizzo di pratiche commerciali umilianti, caratterizzate solo dalla massimizzazione del profitto senza rispetto per i lavorartori. Si basa su questa visione di fondo la presa di posizione di Meira Hot, la deputata piranese che ha deciso di chiedere una risposta politica alle presunte controverse pratiche occupazionali messe in atto nelle imprese statali, come testimoniano i recenti casi di Sava Turizm e Istrabenz Turizem, che hanno visto scendere in piazza i dipendenti per protestare contro l'esternalizzazione di alcuni servizi essenziali nelle strutture turistiche, come pulizie, ospitalità e sicurezza. Secondo Hot, il governo deve fare tutto il possibile non solo per fermare queste pratiche, ma anche per preparare una nuova strategia per la gestione degli investimenti di capitale del Paese, e vietare così che le imprese statali ricorrano a pratiche commerciali degradanti.
La deputata socialdemocratica si sofferma soprattutto sulle aziende del settore turistico, dove il fenomeno sembra essere più diffuso e dove l'intervento pubblico è stato decisivo per il rilancio di alcune di esse.
Il Ministero del Lavoro, che da 3 anni circa e insieme al dicastero della Pubblica Amministrazione è l'unico a impiegare direttamente la maggior parte degli addetti alle pulizie, ha già annunciato di essere al lavoro per presentare modifiche legislative al fine di limitare il più possibile il ricorso a tali pratiche a lungo termine, anche in linea con quanto previsto dall'accordo di maggioranza, che per il settore pubblico immagina un ruolo di leader e di esempio positivo anche in ambito economico.
Valerio Fabbri