Le organizzazioni umanitarie evidenziano la diffusa povertà tra la popolazione attiva, dovuta all'alto costo della vita e alla confusa politica abitativa, specialmente per coloro che vivono da soli.
Nel 2022, il 4,8% degli adulti in età lavorativa in Slovenia si è trovato al di sotto della soglia di povertà, con una percentuale inferiore rispetto al 2019, ma ancora sotto la media dell'Unione Europea (8,5%). Molte persone anziane, soprattutto con pensioni basse, finiscono in uno stato di povertà, con un aumento del 17% degli anziani che hanno ricevuto assistenza materiale nell'anno precedente.
Ci sono anche oltre 8.700 famiglie in cui le persone in età lavorativa vivono da sole, e i problemi dei bambini, sono spesso invisibili ma influenzano notevolmente la loro vita quotidiana. Il programma umanitario "Catena di buone persone" sottolinea che il 65% delle famiglie coinvolte ha genitori impiegati, ma i loro redditi non sono sufficienti per sostenere le famiglie.
Il Ministero del Lavoro, della Famiglia, delle Questioni Sociali e delle Pari Opportunità ritiene che sia necessario uno sforzo collettivo per ridurre la povertà e promuovere la solidarietà. L'efficacia del sistema di assistenza sociale è importante, e il Ministero si impegna a migliorare la posizione economica dei gruppi vulnerabili. Inoltre, sono state fornite misure straordinarie di aiuto a causa delle pressioni inflazionistiche e dei danni causati da alluvioni e frane. Sono previsti ulteriori pagamenti di aiuti solidali.
Infine, la legge sull'assistenza sociale prevede l'introduzione di borse di studio per il personale del settore dell'assistenza sociale e l'uso dei fondi europei per sostenere l'inclusione sociale delle persone a rischio di povertà o esclusione sociale.
Corrado Cimador