E praticamente scontata l’elezione di Robert Golob alla carica di mandatario grazie ai 55 voti garantiti dai partiti che formano la coalizione di centrosinistra, ovvero il Movimento Libertà, Socialdemocratici e Sinistra. A sostenere la coalizione vi sono pure i due deputati ai seggi specifici riservati alle comunità nazionali italiana e ungherese, Žiža e Horvath. Come ricordiamo il voto per l'incarico di mandatario è segreto, mentre l’ordine del giorno dell’odierna sessione prevede anche la votazione dei vicepresidenti del Parlamento, della candidata alla carica di Segretario generale, Uršula Zore Tavčar, e la nomina dei presidenti e vicepresidenti degli organismi di lavoro. Su questo punto ieri durante la riunione del Collegio della Camera di Stato sono sorti contrasti tra partito democratico e Nuova Slovenia, entrambi all'opposizione, sulla ripartizione delle presidenze degli organismi parlamentari. L’SDS ha deciso che non procederà alla nomina dei propri presidenti e vicepresidenti negli organismi. La prima mossa che Golob dovrà compiere in seguito alla sua conferma sarà quella di presentare la lista dei candidati ministeriali alla Camera di Stato alla quale seguiranno nei prossimi giorni le audizioni. La Camera elegge il capo del governo a scrutinio segreto con la maggioranza dei voti, il maggiore partito all’opposizione e Nuova Slovenia hanno già annunciato che non intendono appoggiare Golob.

Dionizij Botter

Foto: BoBo/Borut Živulović
Foto: BoBo/Borut Živulović