Il Direttorato per l’educazione prescolare e le scuole elementari del Ministero dell'Istruzione ha diramato una cirolare ai presidi in cui si specifica che gli alunni residenti all'estero non rientreranno a scuola lunedì prossimo, Manca loro lo status di migrante transfrontaliero che deve essere concesso dalla nazione di residenza. In attesa che Italia, Austria, Croazia ed Ungheria lo facciano si invitano gli insegnati a fornire agli studenti il supporto necessario ed a seguire le modalità previste per le assenze, fonendo materiale didattico ed altro aiuto. Un analoga missiva è stata inviata anche ai presidi delle scuole medie (l'equivalente delle superiori in Italia). In mattinata era stato assicurato che i ragazzi sarebbero stati considerati alla stregua dei lavoratori transfrontalieri e che avrebbero potuto frequentare regolarmente le lezioni.

Di seguito il testo integrale della missiva inviata alle scuole elementari:


Oggetto: inserimento degli alunni provenienti dagli stati confinanti nel processo di istruzione

Egregi presidi,
proponiamo che per gli alunni, residenti negli stati confinanti che frequentano le scuole elementari, situate nelle zone di confine, i quali dal 18 maggio 2020 non potranno frequentare le lezioni presso le sedi degli istituti scolastici, in quanto, al momento privi dello status di migrante transfrontaliero giornaliero concesso dalla propria nazione di residenza, la scuola predisponga delle forme e delle modalità di lavoro adattate.

Con il rientro a scuola delle classi del primo triennio e degli alunni delle classi IX si conclude il processo di didattica a distanza. A prescindere da ciò, sollecitiamo che gli insegnanti forniscano il supporto necessario agli alunni assenti.

Proponiamo che le pratiche di supporto siano equivalenti a quelle garantite in caso di assenze giustificate prolungate degli alunni, in uso prima dell’insorgere della situazione di emergenza (per es. mediante l'invio del materiale e delle indicazione e relative comunicazioni con i genitori,...).

Gli alunni e i genitori, come pure le altre persone che accompagnano gli alunni e che rientrano in giornata nel proprio stato di residenza, nonché coloro che attraversano giornalmente o occasionalmente i valichi di confine, in quanto dipendenti degli istituti scolastici della Repubblica di Slovenia, devono attestare ciò con le apposite certificazioni.

La Slovenia, mediante le proprie istituzioni competenti, continuerà a prodigarsi intensamente affinché ai suddetti soggetti venga assegnato, quanto prima, lo status di migrante transfrontaliero giornaliero presso i rispettivi stati di residenza (Italia, Austria, Croazia, Ungheria).

Foto: BoBo
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