Questo della scarsità dell’acqua è un problema che ormai si ripete da anni, oltre a essere un problema globale, a livello nazionale colpisce soprattutto i quattro comuni costieri alle prese con l’aumento dell’utilizzo dell’acqua determinato dalla presenza di numerosi turisti e dalle precipitazioni carenti. Il sindaco di Capodistria Aleš Bržan, intervenendo a nome di tutti i sindaci dei comuni costieri ha detto che bisogna unire le forze e razionalizzare l’utilizzo delle fonti idriche per scongiurare il pericolo di future misure restrittive. “Ridurre la doccia di un minuto, per esempio, ci permetterà di risparmiare 10 litri di acqua o chiudere il rubinetto mentre ci laviamo i denti” ha detto il sindaco di Capodistria spiegando che se riusciamo a risparmiare 5 litri di acqua a livello quotidiano questi sono mezzo milione al giorno. Noi, comunità locali invitiamo le municipalizzate a ridurre l’utilizzo dell’acqua, ma anche le aziende dei quattro comuni costieri nel fare attenzione con l‘obiettivo di non passare a misure drastiche. “Nei nostri comuni le fonti idriche sufficienti non ci sono” ha detto Bržan invitando le persone a riflettere sulla necessita effettiva oggigiorno di annaffiare i giardini. A breve ci sarà un incontro con il Ministro dell’ambiente con il quale discuteremo delle possibili soluzioni. “La situazione al momento è seria, non è critica” lo ha affermato invece il direttore dell’Acquedotto del Risano, Martin Pregelj, non stiamo assolutamente diffondendo il panico ma desideriamo informare tutti gli attori coinvolti che l’annata è stata carente dal punto di vista delle precipitazioni e non è assolutamente scontato che le attuali risorse basteranno a garantire le quantità di acqua necessarie. “Rinnovo l’appello agli utenti a razionalizzare l’acqua potabile”, ha detto Pregelj aggiungendo che la situazione verrà monitorata quotidianamente. In questo momento il consumo medio di acqua al secondo quotidiano è di 400 litri con picchi di 470 litri, ha detto Pregelj.
Dionizij Botter