Foto: BoBo
Foto: BoBo

Il quesito che comparirà sulla scheda del referendum consultivo sulla realizzazione del progetto del secondo blocco della centrale nucleare di Krško recita: "Sostiene la realizzazione del progetto Jek 2, che, insieme ad altre fonti a basse emissioni di carbonio, garantirà una fornitura stabile di energia elettrica?". I cittadini saranno chiamati alle urne il 24 novembre.
I sostenitori, quindi i deputati del Movimento Libertà, ad eccezione di Miroslav Gregorič, del Partito Democratico, dei Socialdemocratici e di Nuova Slovenia, affermano che con il referendum si deciderà soltanto se conferire o meno il mandato al governo, agli investitori e ad altre parti coinvolte sul proseguimento delle procedure per la preparazione del progetto, ma non sulla effettiva costruzione del secondo blocco dell'impianto nucleare. Si tratta di una questione strategica per garantire una fornitura stabile di energia elettrica nella transizione verso una società senza emissioni di carbonio, quando la Slovenia avrà bisogno di un mix energetico di fonti nucleari e rinnovabili, hanno sottolineato. Secondo il segretario di stato presso il gabinetto del premier, responsabile per il programma nucleare nazionale, Danijel Levičar, un progetto del genere, che però non ottiene il sostegno dei cittadini, deve essere fermato subito. I costi del proseguimento delle procedure, infatti, si aggirano tra i 100 ed i 150 milioni di euro.
Secondo gli oppositori, i deputati di Levica/Sinistra, Miroslav Gregorič e la deputata indipendente Mojca Šetinc Pašek, i cittadini dovranno decidere sul sostegno al progetto completo, quindi anche sull'effettiva costruzione del secondo blocco della centrale nucleare, senza informazioni sufficienti a riguardo. Matej Tašner Vatovec, della Levica, ha comunque affermato che la decisione sulla costruzione è stata già presa con l'approvazione della risoluzione sull'uso pacifico dell'energia atomica in Slovenia. La seconda parte del quesito referendario, hanno avvertito ancora gli oppositori, è suggestiva: chi voterebbe infatti contro una fornitura stabile di energia elettrica?
Anche l'opinione pubblica ritiene che le informazioni a disposizione sulla costruzione del secondo blocco dalla centrale nucleare di Krško siano insufficienti affinché i cittadini possano decidere a riguardo. Il Partito Socialdemocratico ha intanto chiesto al governo di fare il possibile affinché i cittadini abbiano tutte le informazioni di cui necessitano.