Le ONG hanno raccolto e inoltrato alla Camera complessivamente 40 mila sottoscrizioni con “l’obiettivo di indire il referendum sulla legge sulle acque”, lo ha annunciato Alenka Kreč Bricelj dell’organizzazione Smetumet, secondo la quale la proposta di legge non ha coinvolto l’opinione pubblica e determina conseguenze nocive per l’ambiente e la salute delle persone. Miha Stegel dell’iniziativa civile Danes ha invece spiegato che l’iniziativa è frutto delle modifiche apportate alla legge le quali potrebbero influire sulla qualità dell’acqua potabile. Uroš Macerl dell’associazione ambientalista Eko krog ha ricordato che il tutore dei diritti civici, Peter Svetina, aveva recentemente affermato che il procedimento di approvazione della legge è stato poco trasparente.Come ricordiamo la Camera di Stato, con 44 voti a favore e 38 contrari, ha approvato la proposta di modifica alla legge sulle acque. Tutti i gruppi parlamentari hanno accolto con favore il rafforzamento dei fondi per la regolare manutenzione e la gestione dei corsi d'acqua, mentre l'opposizione è stata critica sull'emendamento alla legge, che age dvola gli interventi edilizi sul demanio marittimo costiero. “la nuova normativa, va a semplificare le procedure e snellire la burocrazia, in questo modo sarà possibile attingere alle risorse del fondo idrico per finanziare servizi di pubblica utilità, quali la manutenzione e la gestione dei corsi d'acqua” aveva detto il Ministro dell’ambiente Vizjak. Secondo Vizjak inoltre la nuova normativa, al contempo, rende più difficili gli interventi edilizi sul demanio marittimo costiero. In futuro si potrà costruire edifici pubblici, ma soltanto in presenza di condizioni ben definite - ha detto il ministro. La legge consente infatti interventi edili, si parla di strutture non complesse e di edifici pubblici, nei pressi dei corsi d’acqua naturali permanenti o meno e nelle aree costiere. Secondo i proponenti del referendum questo articolo semplifica gli interventi edili e mette a repentaglio la salute delle persone danneggiando le fonti d’acqua potabile e di conseguenza è in contrasto con la costituzione stessa. La preposta commissione del Consiglio di Stato ha già dato luce verde alla proposta di legge mentre in questo momento il Consiglio di Stato si esprimerà sul veto sospensivo, se approvato la Camera di Stato sarà chiamata a decidere nuovamente sulla proposta di legge che necessiterà però di almeno 46 voti per passare.
Dionizij Botter